Lobo Fusioni: la nostra storia
I metalli sono la nostra materia prima e, da loro, abbiamo ereditato forza, robustezza e resilienza. Lobo Fusioni nasce tra gli anni ‘60 e i ‘70 con il nome di “Fem”: è figlia del miracolo economico, ma anche di una terra promettente, quella circoscritta dai confini del cosiddetto triangolo industriale. Nei suoi giorni migliori, la fonderia riesce a unire le forze di una quarantina di dipendenti. Ma il tempo passa, i titolari invecchiano e alcuni problemi di salute sopraggiungono. Anche alla lega più dura capita di spezzarsi.
Ed è un peccato, perché Fem gode di un solido portafoglio clienti e possiede un impianto produttivo attrezzato di tutto rispetto, che i dipendenti vogliono a tutti i costi salvare. Uno di loro riesce a trovare un investitore e, con lui, a creare una nuova identità alla vecchia Fem: è così che nel 2009 nasce Lobo Fusioni.
Ma, come c’è un metallo che non può essere fuso (sai qual è? Il tungsteno), ci sono anche persone difficili da inglobare in una realtà autonoma e ormai consolidata: la collaborazione non superò alcune divergenze e si sciolse. Creare una lega era impossibile.
Altre due figure presero in mano la situazione. Simona e Mauro hanno portato Lobo Fusioni dov’è oggi: lei dedicandosi al controllo finanziario e organizzativo della fonderia, lui diventando il titolare operativo della compagine.
La fonderia porta sulle spalle 60 anni di esperienza e, con loro alla guida, oggi guarda il futuro negli occhi, determinata a superarne le sfide. Perché Lobo Fusioni è come la sua materia prima: forte, robusta e resiliente.
Di cosa si occupa Lobo Fusioni?
Realizziamo fusioni in ottone, bronzo, rame, alluminio e sue leghe, zama – con e senza anima. Ci occupiamo di lavorazioni di serie e su disegno, costruzione di conchiglie e stampi.
Nei prossimi articoli parleremo in maniera più approfondita e tecnica dei nostri servizi e dei vari ambiti di applicazione dei prodotti finiti.
Nel frattempo, se vuoi saperne di più o chiedere qualche informazione, contattaci.